lunedì 17 giugno 2013

Sempre sempre

Adesso che torno in Italia, è giusto che si concluda questo blog.
Non posso che chiudere con questo valzer, che sembra si rivolga a una donna, ma solo a un orecchio disattento, perché in realtà è chiaro, specie dalle strofe, che parli alla Tunisia stessa.
 
L'autore è Yasser Jradi, musicista e calligrafo. La melodia in realtà non è originale, bensì ispirata a una canzone catalana dei tempi della resistenza contro Franco (questa). Le parole, invece, sono tunisine al 100%: vi metto sotto al video testo arabo e traduzione italiana (mia - anche se ringrazio amici sparsi per l'aiuto).

Un bacio a chi mi ha letto - spero che le cose che ho raccontato in questi mesi vi siano risultate in qualche modo interessanti, e vi mando un ultimo saluto dall'altra sponda del Mediterraneo.

:*




  ياسر جرادي - ديما ديما

نحلف بعرق البناية
اللي يهبط على الحجر يذوب
 باللي رجليهم حفايا
 و اللي تعبوا مالمكتوب

نحلف بيمين البحارة
  بالشمس و الريح و السحاب
نحلف بالموجة الغدارة 
لا لا على حبك ما نتوب 

لا لا ما نمل من صعبك علي
 نكتب اسمك بالدم في يدي 
نرجعلك ديما ديما ديما
 مهما زرعولي الشوك في الثنية
مهما الأيام حبت تهرب بيا
نرجعلك ديما ديما ديما
و نسقي زرعك بدموع عينيا 
مهما خنتيني انت عزيزة عليا 

نحلف بايدين الفلاحة 
اللي اتولدت في الشوك و التراب
 ولدت الخبز بجراحها 
و غلبت هالدهر الكذاب

نحلف بليالي الكناسة
 بخدام الحزام و الحطاب
 ولاد المنجم و الخماسة
لا لا على حبك ما نتوب

لا لا ما نمل من صعبك علي
 نكتب اسمك بالدم في يدي 
نرجعلك ديما ديما ديما
 مهما زرعولي الشوك في الثنية
مهما الأيام حبت تهرب بيا
نرجعلك ديما ديما ديما
و نسقي زرعك بدموع عينيا 
مهما خنتيني انت عزيزة عليا


Yasser Jradi - "Sempre sempre"

Giuro sul sudore dei muratori
che cade sulla pietra ed evapora
su chi ha i piedi scalzi
e su chi è sfinito dal destino.

Giuro sulla destra dei marinai
sul sole, sul vento e sulle nuvole
giuro sull'onda infida
no, no, non mi pento di amarti.

No, no, non mi stanco delle pene che mi dai
mi scrivo col sangue il tuo nome nelle mani
tornerò da te sempre, sempre sempre
anche se mi seminano la strada di spine
anche se i giorni mi portano via
tornerò da te sempre, sempre sempre
e innaffierò il tuo campo con le mie lacrime
anche se mi hai tradito mi sei cara.

Giuro sulle mani dei contadini
che sono nati tra la terra e le spine
che hanno fatto nascere il pane dalla loro ferita
e che hanno vinto sulla sorte bugiarda.

Giuro sulle notti degli spazzini
su chi fa i lavori pesanti e sui taglialegna
sui minatori e sui mezzadri
no, no, non mi pento di amarti.

No, no, non mi stanco delle pene che mi dai
mi scrivo col sangue il tuo nome nelle mani
tornerò da te sempre, sempre sempre
anche se mi seminano la strada di spine
anche se i giorni mi portano via
tornerò da te sempre, sempre sempre
e innaffierò il tuo campo con le mie lacrime
anche se mi hai tradito mi sei cara.

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